Sunday, September 28, 2008

Videosorveglianza e Ispezioni del Garante: l'ANDIP condivide l’iniziativa dell’Autorita’


Il Presidente dell'ANDIP (Associazione Nazionale per la Difesa della Privacy) avv. Michele Iaselli accoglie con favore la notizia dell’iniziativa dell’Autorita’ Garante di avviare una serie di ispezioni in tutta Italia per vigilare sul rispetto delle regole gia’ fissate dall’Autorita’ con un provvedimento generale del 2004.
Secondo l’avv. Iaselli troppo spesso si fa uso di questo sistema di controllo estremamente invasivo e non sempre necessario. Intere aree cittadine, spazi pubblici, locali privati sono ormai preda di sofisticati sistemi di videosorveglianza che riprendono e registrano di tutto senza fornire alcuna informativa ai cittadini e, peggio ancora senza garantire misure di sicurezza affidabili. Nella maggior parte dei casi si dimentica, prosegue l’avv. Iaselli, che gli impianti di videosorveglianza devono essere attivati solo quando altre misure siano insufficienti o inattuabili; che l’eventuale conservazione delle immagini deve essere limitata nel tempo; che i cittadini devono sapere sempre e comunque se un’area e’ sottoposta a videosorveglianza; che l’installazione di telecamere e’ lecita solo se e’ proporzionata agli scopi che si intendono perseguire.
Se e’ vero che il diritto alla protezione dei dati personali non pregiudica l’adozione di misure efficaci per garantire la sicurezza e l’accertamento degli illeciti e’ anche vero che l’installazione di sistemi di videosorveglianza non deve pero’ violare la privacy dei cittadini e deve essere conforme al codice in materia di protezione dei dati personali, conclude il Presidente dell’ANDIP.

Saturday, March 15, 2008

ANDIP: Finalmente accertato che e’ illecito ''spiare'' gli utenti che scambiano file musicali e giochi


Come e’ noto l’Autorita’ Garante per la protezione dei dati personali ha chiuso l'istruttoria avviata sul "caso Peppermint", la societa’ discografica che aveva svolto, attraverso una societa’ informatica svizzera (la Logistep, utilizzata anche dalla societa’ Techland con riferimento a software relativi a giochi), un sistematico monitoraggio delle reti peer to peer (P2P). Tramite l'utilizzo di software specifici, le societa’ avevano individuato numerosissimi indirizzi IP (che identificano i computer collegati ad Internet) relativi a utenti ritenuti responsabili dello scambio illegale di file: erano poi risaliti ai nomi degli utenti, anche italiani, al fine di potere ottenere un risarcimento del danno.

L’Autorita’ con un provvedimento del 28 febbraio 2008 ha ritenuto illecita l'attivita’ svolta dalle societa’ in quanto, innanzitutto, la stessa direttiva europea sulle comunicazioni elettroniche vieta ai privati di poter effettuare monitoraggi, ossia trattamenti di dati massivi, capillari e prolungati nei riguardi di un numero elevato di soggetti. Inoltre e’ stato violato il principio di finalita’: le reti P2P sono finalizzate allo scambio tra utenti di dati e file per scopi personali. L'utilizzo dei dati dell'utente puo’ avvenire, dunque, soltanto per queste finalita’ e non per scopi ulteriori quali quelli perseguiti dalle societa’ Peppermint e Techland (cioe’ il monitoraggio e la ricerca di dati per la richiesta di un risarcimento del danno).

Infine non sono stati rispettati i principi di trasparenza e correttezza, perche’ i dati sono stati raccolti ad insaputa sia degli interessati sia di abbonati che non erano necessariamente coinvolti nello scambio di file.
Sulla base del provvedimento del Garante (di cui e’ stato relatore Mauro Paissan), le societa’ che hanno effettuato il monitoraggio dovranno ora cancellare, entro il 31 marzo, i dati personali degli utenti che hanno scambiato file musicali e giochi attraverso il sistema P2P.

Il Presidente dell’ ANDIP (Associazione Nazionale per la Difesa della Privacy) avv. Michele Iaselli ha accolto con soddisfazione la decisione del Garante auspicando che la stessa possa essere di monito ad altre societa’ che intendano svolgere questo tipo di indagini del tutto arbitrarie ed in palese violazione della normativa sulla privacy.

Purtroppo, ha aggiunto, l’avv. Iaselli sorprende che alcune pronunce del Tribunale di Roma non tenendo conto di tale gravissimo aspetto abbiano in una prima fase ordinato, in sede civile, a taluni fornitori di servizi di comunicazione elettronica di rivelare le generalita’ degli interessati consentendo, tra l’altro, a Peppermint e Techland l’avvio di una procedura inusuale ed illegittima di risoluzione bonaria della controversia.

Novita’ dalla Rete: Spia al Diritto anche su Internet


La rivista "Spia al Diritto" nasce da un'idea del Gruppo redazionale dell'Istituto M&CMiliterni: Istituto degli Studi Giuridici e della Formazione. La pubblicazione e’ uno strumento di informazione in ordine alle piu’ recenti novita’ legislative e giurisprudenziali, che evidenzia non solo il punto di vista espresso da illustri esperti di diritto ma anche le idee, le osservazioni e le curiosita’ di giovani che si affacciano a vario titolo sull'affascinante mondo giuridico.

Inoltre, la rivista ha una rilevanza nazionale, sia per l'autorevolezza degli autori, conosciuti nella regione Campania e in tutto il territorio nazionale ed anche all'estero; basterebbe citare al riguardo il Prof. Bianca e il Prof. Piazza ed altri. A cio’ occorre aggiungere che la rivista e’ particolarmente diffusa negli atenei, nei Tribunali e costituisce un punto di riferimento degli operatori giuridici.

Da pochi giorni la rivista e’ presente anche su Internet (http://www.spialdiritto.it/) in una versione piu’ ricca di contenuti e piu’ aderente alla realta’ della Rete con continui aggiornamenti ed approfondimenti delle maggiori novita’ di carattere giuridico.

Il Coordinamento Redazionale Telematico e’ a cura di Michele Iaselli, Manuela Militerni, Pietro Di Scala. Mentre il Comitato Scientifico e’ composto da: Luigi Abete, Ottavio Amodio, Alfredo Contieri, Fausto Izzo, Innocenzo Militerni, Carlo Montella, Emanuela Musi, Vittorio Nardone, Roberto Notaro, Barbara Perna, Gabriello Piazza, Giuseppe Riccio, Angelo Scala, Riccardo Sgobbo, Giuliano Tartaglione.

Il Comitato Redazionale e’ invece composto da: Luca Cedrola, Paola Gargia, Cristina Militerni, Gianluca Militerni, Luciano Moccia, Antonella Nardone, Alfonso Quarto, Ugo Torsi.

Sunday, March 02, 2008

Intervento al programma radiofonico "Italia: Istruzioni per l'uso"


Il giorno 29 febbraio come Presidente dell'ANDIP (Associazione Nazionale per la Difesa della Privacy) sono intervenuto al programma radiofonico presentato da Emanuela Falcetti "Italia: Istruzioni per l'uso". L'esperienza è stata molto interessante ed ho dovuto chiarire che l'uso di dati personali senza il consenso da parte dell'interessato comporta un trattamento illegittimo con ovvie conseguenze di carattere sanzionatorio.

Trovate la registrazione dell'intera puntata a questo indirizzo:

Tuesday, September 25, 2007

ANDIP: sul DDL Bersani sventato il pericolo anti-privacy, ma il livello di guardia rimane alto.


Con soddisfazione l’ANDIP (Associazione Nazionale per la Difesa della Privacy) accoglie la notizia del ritiro degli emendamenti al ddl Bersani sulle liberalizzazioni allo studio della Commissione Industria del Senato, che prevedevano la totale elusione della normativa nazionale sulla protezione dei dati personali in merito al rispetto delle misure di sicurezza da parte delle imprese. Purtroppo rimane viva la preoccupazione da parte dell’ANDIP sul proliferare di queste iniziative che vedono in serio pericolo quei valori fondamentali della persona tutelati dalla nostra Costituzione come la liberta’, la dignita’, l’integrita’. “Il livello di guardia rimane molto alto – sostiene il Presidente dell’ANDIP dott. Michele Iaselli - in quanto gia’ prima dell’estate la Camera ha escluso le imprese fino a 15 dipendenti dall’obbligo di predisporre le misure minime di sicurezza a tutela dei dati personali di dipendenti e clienti. Non si comprende come possano essere proposte ed approvate, in taluni casi, norme, che al di la’ dei preoccupanti riflessi anticostituzionali sono in totale violazione con la normativa comunitaria dettata in materia e svuotano di contenuto il nucleo principale del codice in materia di protezione dei dati personali. Purtroppo – continua il Presidente – la politica continua ad essere sensibile alle istanze del mondo imprenditoriale senza tener conto delle gravi conseguenze in campo sociale e giuridico nei confronti dei cittadini. D’altro canto si arriva al paradosso di danneggiare le stesse imprese con simili provvedimenti in quanto l’inapplicabilita’ delle sanzioni previste in caso di violazione delle misure di sicurezza finira’ per incoraggiare l’inosservanza delle piu’ elementari prescrizioni tecniche, causando rilevanti danni ai cittadini ed ai lavoratori che potranno sempre rivolgersi al giudice per ottenere sostanziosi risarcimenti. Cio’ che preoccupa – conclude il dott. Iaselli – sono questi continui tentativi delle parti politiche in chiave anti-privacy che testimoniano una totale mancanza di coscienza su quelli che sono i valori fondamentali della persona”.

Monday, July 16, 2007

ANDIP: in Italia c’e’ davvero un’emergenza per la protezione dei dati personali

L’ANDIP (l’Associazione Nazionale per la Difesa della Privacy) condivide le preoccupazioni del Presidente dell’Autorita’ Garante per la protezione dei dati personali Francesco Pizzetti che nel corso della propria relazione annuale sull’attivita’ 2006 ha addirittura parlato di “emergenza nazionale” nella protezione dei dati.
Secondo il Presidente dell’ANDIP (www.difesaprivacy.it) Michele Iaselli “attualmente siamo di fronte a gravi violazioni della normativa sulla protezione dei dati personali che denotano la piu’ assoluta mancanza di coscienza sull’importanza di quelli che sono i valori fondamentali dell’individuo quali l’identita’ personale, la dignita’ ed in particolare la liberta’”.
Indubbiamente l’avvento delle nuove tecnologie seppur giusto ed inevitabile ha creato ulteriori problemi in termini di privacy: Internet, l’interconnessione delle banche dati, la videosorveglianza, le tecnologie biometriche, i videotelefonini rappresentano una continua sfida che puo’ essere risolta attraverso una giusta ed equilibrata regolamentazione.
Purtroppo anche la componente politica e’ poco sensibile a tali problematiche e sta cercando ultimamente di svuotare i principali contenuti del d.lgs. n. 196/2003: ne sono una chiara testimonianza gli attuali disegni di legge che prevedono inconcepibili semplificazioni per le imprese con meno di 15 dipendenti (la maggioranza in Italia) con esonero dal rispetto delle misure minime di sicurezza (!!!) e per le categorie professionali (anche gli avvocati che dovrebbero garantire la tutela dei cittadini pretendono dei privilegi in merito al rispetto della normativa a dir poco incomprensibili, che tra l’altro sviliscono la stessa dignita’ della professione).
Anche la Giustizia spesso e volentieri si dimostra poco rispettosa della normativa e non e’ un mistero l’incredibile caos cui si assiste nelle aule giudiziarie dove e’ facilissimo sottrarre dati sensibili e giudiziari dai fascicoli.
Per non parlare poi dell’attivita’ giornalistica che complice anche la mancata regolamentazione delle intercettazioni telefoniche ha fornito il proprio ampio contributo alla violazione della normativa.
Il richiamo dell’Autorita’ Garante, quindi, e’ stato doveroso e c’e’ da aspettarsi per i prossimi anni un duro lavoro per l’Authority che potra’ contare sulla piena collaborazione dell’ANDIP pronta a denunciare qualsiasi lesione del diritto alla riservatezza.

Monday, July 09, 2007

Polibio.it: Master in Diritto delle Tecnologie Informatiche

Come e’ noto il legislatore nel quadro di una sempre piu’ crescente informatizzazione della societa’ civile e’ intervenuto piu’ volte a regolamentare specifici settori quali la tutela della privacy delle banche dati, il documento e la firma elettronica, l’e-government, Internet.
Sono state proprio le trasformazioni indotte dall’affermarsi della Societa’ dell’Informazione, l’evoluzione delle tecnologie ed i cambiamenti strutturali e culturali della comunicazione, che hanno determinato nuove prospettive per l’evoluzione della nostra realta’ sociale e continue modificazioni sia delle norme che delle professionalita’ degli operatori pubblici e privati: accanto ad aree regolate si registrano ed interagiscono aree da regolare che spesso si intrecciano, e a volte si sovrappongono, alle normative nazionali, internazionali e transnazionali.
Con l’avvento del Codice dell’Amministrazione digitale le banche dati e le anagrafi elettroniche delle Pubbliche amministrazioni sono obbligate a "dialogare" per accelerare le procedure e garantire legalita’ e trasparenza. I documenti informatici hanno pieno valore probatorio. Documenti, libri, repertori, scritture anche contabili potranno essere conservati su supporti informatici, eliminando cosi’ una enorme quantita’ di carta e ottenendo rilevanti risparmi. Viene ad essere rafforzato il diritto dei cittadini a scambiare comunicazioni mediante posta elettronica con le PA, non piu’ solo con quelle centrali ma anche con quelle locali e - in caso di mancata risposta – si riconosce loro il diritto di rivolgersi al giudice amministrativo per obbligare i pubblici uffici a rispettare tale obbligo.
Alla luce di tali importanti cambiamenti questo master propone un percorso formativo che intende condurre la preparazione culturale generale dei partecipanti ad integrarsi con le conoscenze informatiche verso la formazione e la specializzazione di figure professionali che siano in grado di affrontare con la dovuta competenza tutte le problematiche che l’avvento dell’informatica puo’ comportare nell’attuale societa’.
L'attenzione verra’ quindi focalizzata sugli argomenti fondamentali di carattere giuridico, tecnologico e metodologico con un'occhio particolare alle diverse connessioni di carattere interdisciplinare.
Il Master, organizzato dal centro studi “Polibio”, mira ad una professionalita’ particolarmente innovativa e complessa, in possesso di una conoscenza allargata delle trasformazioni in atto e capace di situarsi all’interno di tali cambiamenti con competenze nuove e articolate.
Il Master si terra’ a Napoli a decorrere dal 29 settembre 2007 presso il Tribunale Castel Capuano Biblioteca A. De Marsico. E’ strutturato in 60 ore divise in 12 unita’ formative con lezioni tenute da qualificati professionisti a cadenza settimanale ogni sabato. Per ulteriori informazioni consultare il sito http://www.polibio.it/.

Saturday, May 26, 2007

Libro: Compendio di Informatica Giuridica


E’ uscito in questi giorni il “compendio di informatica giuridica” del sottoscritto pubblicato dalla casa editrice “Simone”.

Il libro tiene conto dei notevoli progressi che l’informatica giuridica, intesa nella sua accezione piu’ ampia, ha compiuto negli ultimi anni.

Una prima parte e’ dedicata all’informatica giuridica in senso stretto ed approfondisce, in particolare, argomenti come la ricerca dei documenti giuridici e le varie applicazioni dell’intelligenza artificiale nel campo del diritto che hanno conosciuto una radicale evoluzione negli ultimi tempi.

La seconda parte e’ dedicata invece al diritto dell’informatica e piu’ in generale al diritto della Rete. L’avvento di Internet e quindi lo sviluppo della Societa’ dell’Informazione, l’evoluzione delle tecnologie, i cambiamenti strutturali e culturali della comunicazione, hanno determinato nuove prospettive per l’evoluzione del mondo giuridico. Accanto alle continue modificazioni sia delle norme che delle professionalita’, la interconnessione dei mezzi ha portato alla individuazione di nuove aree da regolamentare che spesso determinano l’intreccio e la sovrapposizione delle normative nazionali, internazionali e transnazionali. Cio’ determina la difficolta’ di approccio di tutti quegli operatori pubblici e privati che hanno rapporti con il mondo delle nuove tecnologie, i quali, pur consapevoli delle potenzialita’ della Rete, si trovano a dover gestire problematiche gia’ intrinsecamente complesse sotto la pressione dei ritmi evolutivi della societa’ dell’informazione.

Materie come la privacy, il diritto d’autore, la contrattualistica e lo stesso diritto penale si trovano a dover fare i conti con l’impatto delle nuove tecnologie, per non parlare poi di settori completamente nuovi come l’e-commerce, l’e-government, l’informatica giudiziaria e quindi il processo telematico nonche’ le realta’ tipiche della Rete che hanno spesso determinato il proliferare di diversi provvedimenti legislativi in parte disattesi perche’ si confrontano con un sub-strato socio-culturale inadeguato.

La presente opera cerca di fare il punto della situazione in questo mondo variegato e multidisciplinare offrendo uno strumento utile che possa aiutare il lettore nella conoscenza di quelle dinamiche che costituiscono il motore della nuova societa’ dell’Information Communication Technology.

 
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