Sunday, November 26, 2006

UE: piu’ finanziamenti ICT per il 7° Programma Quadro Europeo per la Ricerca


Nel FP7, l'ultimo Programma EU per la Ricerca, 9 miliardi di euro sono destinati al rinforzamento ed al progresso del settore ICT.
Riflettendo sul fatto che siamo in un certo senso sovraccaricati dai flussi informativi perche’ inviare informazione e’ divenuto piu’ facile che utilizzarla, si riconosce alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione un ruolo critico nel creare lavoro e migliorare la qualita’ della vita in Europa.
In particolare, si riconosce il loro ruolo chiave nel miglioramento della produttivita’ e dell'innovazione, facilitando la creativita’ e il management; nella modernizzazione dei servizi pubblici, in primis sanita’, istruzione e trasporti; nel progresso scientifico e tecnologico, supportando la cooperazione e l'accesso all'informazione.

Sunday, November 19, 2006

L’autenticazione della stampa dei documenti elettronici

In Italia, il Codice dell’amministrazione digitale del 7 marzo 2005 prevede la firma digitale come soluzione tecnica per garantire ai documenti elettronici i valori di integrita’, immodificabilita’ e non ripudio.
Tradizionalmente, al contrario, il riconoscimento d’autenticita’ di un documento cartaceo si basa su elementi quali il tipo di carta, la filigrana, stampe sofisticate, inchiostri speciali, timbri e firma autografa. Questa differenza fa si’ che quando un documento elettronico viene stampato, si ha una cosiddetta “interruzione della catena del valore” della firma digitale.
A seguito di un processo di stampa tradizionale, infatti, gli attributi d’integrita’, certezza del mittente, non ripudio e di data certa di creazione e/o di firma, sono definitivamente persi: il documento stampato necessita nuovamente di una firma tradizionale, perdendo cosi’ i vantaggi di essere nato in formato elettronico e di essere stato firmato digitalmente.
Nell’ambito della PA e nel rapporto tra questa e i suoi utenti (cittadini e imprese) esistono tuttora numerose situazioni in cui documenti di cui occorre garantire l’autenticita’ possono attraversare, nel corso del loro ciclo di vita, uno o piu’ passaggi attraverso la carta. Esiste senz’altro l’esigenza di proteggere tali documenti in tutte le fasi del loro ciclo di vita, indipendentemente dal supporto utilizzato (elettronico o cartaceo).
Questa indipendenza potrebbe essere possibile se si stampassero, contestualmente al contenuto del documento, le informazioni necessarie a controllarne l’autenticita’ gia’ presenti nel documento stesso, ad esempio: una rappresentazione alternativa e non alterabile del contenuto del documento; la certificazione della fonte che ha emesso il documento.
Il CNIPA ha istituito un Gruppo di lavoro che ha redatto un documento tecnico su questa problematica, avvalendosi anche dell’esperienza condotta in questo ambito da Consip e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Nello studio viene presentata: un’analisi dei vari contesti di applicazione di tali tecnologie, elencando i pro e i contro di soluzioni di questo tipo rispetto alle alternative piu’ tradizionali, illustrando anche le piu’ significative esperienze condotte in Italia e/o all’estero; un esame delle tecnologie a oggi esistenti per applicare al documento cartaceo i meccanismi di autenticazione propri del mezzo elettronico; l’offerta di mercato, evidenziando le caratteristiche tecniche ed economiche dei principali prodotti disponibili; una serie di riferimenti a documentazione tecnica e a siti web di interesse su questa tematica.
Il documento e’ da considerarsi come un primo rilascio, ma lo studio della tematica e’ ancora in corso. Per questo motivo, il CNIPA invita gli interessati a far pervenire, entro il 15 dicembre 2006 all’indirizzo di posta elettronica comunicazione@cnipa.it (oggetto della mail: bicodice), eventuali osservazioni, suggerimenti e commenti sul contenuto del documento, di cui si terra’ conto nel rilascio della versione definitiva.

Sunday, November 12, 2006

Safer Internet: modello nella lotta ai contenuti web illegali e dannosi


Un programma dell'UE ha ottenuto risultati tanto soddisfacenti nella lotta ai contenuti web illegali e dannosi da essere preso a modello in altre regioni del mondo.
Il programma Safer Internet, la cui efficacia e’ stata oggetto di grande apprezzamento a seguito di una valutazione indipendente, viene ora preso a modello nella lotta ai contenuti on-line dannosi in molti paesi della regione asiatica, del Pacifico e in America Latina e del Nord, per la sua capacita’ di garantire il rispetto della liberta’ di espressione.
Tra i piu’ importanti risultati del programma vi sono una rete europea di 21 linee dirette («hotline») nazionali per utenti finali, grazie alle quali sotto anonimato e’ possibile riportare informazioni su contenuti Internet illegali, e la creazione di 23 nodi di sensibilizzazione nazionali volti a promuovere un piu’ sicuro utilizzo di Internet tra bambini, genitori e insegnanti.
Secondo l'INHOPE, l'associazione internazionale che riunisce i fornitori di hotline, nel 2005 le forze dell'ordine nazionali e internazionali hanno ricevuto circa 65.000 segnalazioni per ulteriori azioni e indagini.
Per consolidare tali risultati, il programma dell'UE «Safer Internet plus» (2005-2008) promuovera’ la creazione di «hotline integrate e nodi di sensibilizzazione». A partire dal 2007 verranno inoltre finanziati progetti pilota per incoraggiare la cooperazione tra hotline e forze dell'ordine.
La Commissione ha anche chiesto un maggior sostegno da parte degli Stati membri nel sensibilizzare gli utenti finali all'uso delle linee dirette e nel promuovere una maggiore cooperazione tra i gestori di queste ultime e gli altri attori coinvolti, in particolare organi di polizia e fornitori di servizi Internet.
Sarebbe meglio concentrare tutti gli sforzi possibili su una regolamentazione giuridica unitaria della Rete almeno a livello europeo.

RUPA-SPC: disponibile il modello di comparazione


Il Cnipa ha definito un modello che consente di comparare i profili dei principali servizi di connettivita’ RUPA con servizi SPC.
Il suddetto modello e’ frutto di un attento esame delle caratteristiche peculiari dei profili dei servizi RUPA con lo scopo di individuare il corrispondente profilo SPC. Cio’ e’ stato possibile grazie alla particolare modularita’ offerta dal listino SPC.
Il modello cosi’ definito consente di confrontare oltre 170 profili RUPA e potra’ essere utilizzato dalle Amministrazioni per valutare i vantaggi economici che la migrazione dei servizi RUPA verso SPC comporta e, quindi, predisporre opportunamente il piano dei fabbisogni con gli operatori aggiudicatari della gara multifornitore SPC.
Mi spiace per gli amici del Cnipa ma non è possibile continuare a negare un fatto molto evidente e cioé che la RUPA è stato un grosso fallimento: meglio nominarla il meno possibile.

Sunday, November 05, 2006

Accordo tra Yahoo! e Universita’ di Pisa per sviluppare nuove tecnologie per la ricerca web

Yahoo! e l'Universita’ di Pisa hanno avviato un progetto di collaborazione che, attraverso lo studio e lo sviluppo di algoritmi innovativi, ha l'obiettivo di sviluppare nuove tecnologie per i motori di ricerca di nuova generazione, rendendo piu’ efficiente ed efficace la ricerca degli utenti sul web.
L'accordo e’ stato presentato il 2 novembre, a Pisa, dal rettore dell'Universita’ di Pisa, Marco Pasquali; dal direttore del Centro europeo Yahoo! Research di Barcellona, Ricardo Baeza-Yates; dal General Manager di Yahoo! Italia, Massimo Martini; dal professor Ugo Montanari, direttore del Dipartimento di Informatica dell'Ateneo pisano e dal professor Paolo Ferragina, dello stesso Dipartimento.
Il progetto, il primo finanziato da Yahoo! Research a livello accademico in Europa, nasce dagli studi avviati a meta’ degli anni Novanta dal gruppo algoritmico pisano sullo sviluppo di algoritmi e strutture dati efficienti per la compressione, ricerca e analisi di grandi quantita’ di dati. Questi studi hanno portato alla recente pubblicazione di numerosi articoli scientifici sulle piu’ prestigiose riviste internazionali del settore.
L'interesse di Yahoo! per questa ricerca nasce dalla necessita’ di gestire e analizzare piu’ efficientemente quella grande mole di dati che i suoi servizi Web producono giornalmente.
“La ricerca sul web – ha ricordato Massimo Martini, General Manager Yahoo! Italia - e’ uno dei pilastri fondamentali dell'esperienza online che Yahoo! offre ai propri utenti; questa collaborazione tra Yahoo! Research e l'Universita’ di Pisa conferma quanto sia importante per noi sostenere la ricerca tecnologica affinche’ gli utenti Internet siano sempre piu’ soddisfatti. Per la prima volta, poi, un progetto di cosi’ grande importanza dara’ ai ricercatori il vantaggio di continuare il lavoro dal proprio dipartimento. Siamo fieri di vedere l'Italia in prima linea nello sviluppo delle nuove tecnologie per le ricerche web del futuro ".
La collaborazione tra Yahoo! e Universita’ di Pisa avra’ durata triennale e servira’ per finanziare le attivita’ di ricerca svolte nel campo dell'algoritmica. Il professor Ferragina potra’ utilizzare i fondi continuando a lavorare a Pisa e coinvolgendo un gruppo di lavoro formato da dottorandi, giovani ricercatori e colleghi.
Su queste basi si sviluppera’ il progetto che verra’ svolto in stretto contatto con il Centro di ricerca Yahoo! di Barcellona e con alcune sedi USA.
Un progetto estremamente interessante da seguire con attenzione. Ormai da anni il settore più affascinante per il web è proprio quello della ricerca e dobbiamo attenderci di sicuro nuove applicazioni di intelligenza artificiale.

 
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