Il Consiglio dei Ministri Approva Un’Integrazione Al Codice Dell’Amministrazione Digitale
Il Consiglio dei Ministri nella riunione n. 49 del 17 marzo 2006 ha approvato su proposta del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, Stanca lo schema di un decreto legislativo che integra il Codice dell'amministrazione digitale (decreto legislativo n.82 del 2005) al fine di rendere ancora piu’ incisivo l'impatto sul processo di digitalizzazione e di ammodernamento della pubblica amministrazione e sulla diffusione delle tecnologie informatiche e telematiche.
Sul provvedimento, che e’ stato notificato alla Commissione europea e sul quale e’ stato sentito il Garante per la protezione dei dati personali, sono stati acquisiti i pareri della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari.
Una delle novita’ piu’ rilevanti del dispositivo riguarda lo Sportello Unico per le Attivita’ Produttive, il cosiddetto "Sportello per le Imprese", che diviene a tutti gli effetti uno "Sportello telematico".
Secondo il Codice dell'Amministrazione Digitale esso deve infatti consentire "l'invio di istanze, dichiarazioni, documenti ed ogni altro atto trasmesso dall'istante in via telematica".
Questo determinera’ enormi vantaggi per le imprese, che risparmieranno tempo e denaro nello svolgimento delle loro pratiche burocratiche potendo interloquire con gli uffici pubblici per via telematica.
Inoltre nel Codice viene confermata la realizzazione del Sistema Pubblico di Connettivita’ (SPC), una sorta di “Autostrada digitale del Sole”, che colleghera’ in rete tra di loro tutte le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, con regole tecniche e standard comuni ed elevati livelli di sicurezza.
Purtroppo è stata persa una buona occasione per rimediare alla prima versione del decreto troppo frettolosa. Queste integrazioni sono state altrettanto approssimative e confondono ancora di più le idee sia ai cittadini che agli operatori sulla validità ed efficacia del documento elettronico.
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